Venerdì 14 marzo, le classi IV e V dei Licei dell’Educandato hanno avuto l’opportunità di partecipare ad un seminario formativo finalizzato all’uso consapevole delle risorse pubbliche secondo i criteri della legalità finanziaria. Nata da un Protocollo di Intesa fra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la Procura Generale della Corte dei Conti, organizzata dall’Ufficio Scolastico Regionale, l’iniziativa ha consentito ad un gruppo di ottanta studentesse e studenti di incontrare la Sostituta Procuratrice Romina Alberti che, assieme ad una rappresentanza degli ufficiali della Guardia di Finanza, ha animato la giornata di studio affrontando, tramite riferimenti teorici e casi pratici, un tema complesso quale l’uso corretto dei fondi pubblici da parte di enti come Scuola e Sanità, con riferimenti alle norme italiane ed europee, e nel quadro del dettato costituzionale. Le studentesse e gli studenti, preparati in precedenza dalle rispettive docenti, hanno posto alcune domande sul ruolo che può avere la digitalizzazione o l’intelligenza artificiale nel contrasto agli illeciti finanziari, o hanno manifestato curiosità su casi di indagine relativi alle criptovalute, questioni attuali e di forte impatto per le/i giovani. Ma nel corso del seminario, su sollecitazione dei relatori e sulla scorta delle domande di alcune studentesse, sono stati affrontati anche altri argomenti, sempre attuali ma più tradizionali, che hanno permesso di porre l’attenzione sul controllo dell’uso dei fondi PNRR per prevenire gli sprechi, sulla normativa per gli appalti, sul tema delle tangenti e, in particolar modo, sul reato di danno all’immagine. La giornata di studio si è conclusa con una breve simulazione di un processo sul reato di danno all’immagine. Come sottolineato dalla Dirigente Scolastica che ha aperto i lavori, grazie alla collaborazione interistituzionale possono essere approfonditi argomenti complessi e aspetti specifici del vasto panorama delle conoscenze giuridiche e dell’Educazione alla Legalità, specialmente in un Liceo come il nostro che prevede l’insegnamento curriculare di discipline economiche e giuridiche.
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