Anche quest’anno, all’interno dei progetti PCTO organizzati dalla scuola, allievi e allieve
hanno avuto l’opportunità di partecipare a tre percorsi formativi e di orientamento organizzati
dall’Università degli studi di Palermo all’interno del PNRR.
Un primo percorso è stato svolto presso il Dipartimento di Scienze Economiche Aziendali e
Statistiche(SEAS) per la partecipazione alle Olimpiadi di Statistica, i partecipanti hanno
acquisito, concetti basilari quali quelli relativi ai tassi, ai rapporti, agli indici di variazione, agli
indici medi e di variabilità, con l’utilizzo di un foglio elettronico di calcolo per la creazione di
tabelle e grafici. Studenti e studentesse hanno così appreso l’utilità di una tabella di contingenza e di
tabelle riassuntive tipo pivot ai fini dell’analisi critica di dati e risultati di un’indagine statistica, le
tecniche di presentazione sintetica e completa di dati statistici, oltre a migliorare l’abilità nella
gestione di piccoli database. Grande risalto è stato dato allo sviluppo delle capacità di lettura di un
grafico, attività svolta grazie alla somministrazione di parecchi quesiti selezionati dall’archivio dei
giochi statistici. Il laboratorio si è posto il fine ultimo, quindi, oltre a quello di preparare alle
competizioni organizzate ogni anno dalla Società Italiana Statistica e dal Ministero dell’Istruzione e
del Merito, di avvicinare gli allievi e allieve al ragionamento statistico, di suscitare in loro
l’interesse verso l’analisi e la lettura dei dati mettendoli in condizione di saper cogliere
correttamente il significato delle informazioni quantitative che ricevono ogni giorno tramite
sondaggi, grafici e report.
Gli altri due percorsi si sono svolti presso il Dipartimento di Scienze Biologiche, Chimiche e
Farmaceutiche (STEBICEF).
Nel percorso, dal titolo “Cellule staminali: dalle indagini sperimentali alla medicina
rigenerativa”,
gli studenti sono stati attivamente coinvolti nella comprensione e nell’esecuzione di specifiche
procedure che stanno alla base dello studio delle cellule staminali di mammifero. Con lo scopo di
conoscerne le caratteristiche citologiche, fisiologiche e molecolari
Partendo dall’osservazione microscopica delle cellule in coltura si è passati al prelievo e al
processamento di queste cellule per l’estrazione delle proteine ed analisi degli estratti mediante
spettrofotometria.
Nella seconda fase gli allievi e le allieve hanno separato le proteine tramite elettroforesi delle stesse
le hanno trasferite su membrana di nitrocellulosa (tecnica del Western blot).
Nell’ultima fase hanno rilevato i marker mediante ibridazione con anticorpi specifici atti a
evidenziare: stress, morte e sopravvivenza cellulare dovuti all’esposizione dell’organismo a farmaci
o a sostanze tossiche. Infine sono stati analizzati i numerosi ambiti di applicazione del Western
Blot: ambito diagnostico, ricerca e screening e medicina rigenerativa.
Questa esperienza ha permesso di raggiungere i seguenti obiettivi:
1. Acquisire competenze sul piano applicativo della ricerca di base;
2. Acquisire abilità comportamentali nei laboratori biologici (norme di comportamento e
sicurezza);
3. Acquisire le conoscenze di funzionamento e uso dei principali strumenti utilizzati in campo
biologico;
4. Applicare un protocollo per l’esecuzione di un intero esperimento scientifico;
5. Estrapolare, elaborare ed interpretare i dati derivanti dall’osservazione;
6. Formulare delle ipotesi sui meccanismi osservati.
Nel secondo percorso dal titolo “DNA per i fini forensi” sono stati approfonditi argomenti di
Biologia Cellulare e Molecolare legati all’identificazione biologica in ambito forense, per la ricerca
degli elementi residui per i c.d. Test-DNA in ambito criminale o per l’attribuzione delle relazioni di
parentela e consanguineità.
Infatti, pur potendo affermare che all’interno del DNA si possano trovare caratteristiche
incontrovertibili e durature, che lo rendano idoneo alla qualificazione dello stesso come mezzo di
prova, esso non può costituire una prova in quanto tale.
Il biologo forense è in grado, con i giusti accorgimenti, di rintracciare le tracce biologiche lasciate e
sviluppare un profilo di DNA.
La Biologia Cellulare e Molecolare, le Biotecnologie Cellulari se applicate in ambito forense
offrono, infatti, attraverso i profili di DNA, il più solido ed il più indiscutibile mezzo di prova che la
scienza ha a disposizione diventando, quindi, strumento tecnologico universale per l’identificazione
di rapporti parentali e l’identificazione di tracce in ambito criminale.
Anche in questo caso gli allievi e le allieve, dopo una fase introduttiva descrittiva, sono stati guidati
all’osservazione di alcune attività di laboratorio riguardanti le tecniche di base per l’analisi di
campioni e tracce biologiche funzionali alla caratterizzazione del DNA, acquisendo le corrette
conoscenze del ruolo del DNA stesso per fini forensi.
Tutti i corsi, della durata complessiva di 15 ore, hanno permesso agli studenti e alle studentesse di
conoscere il contesto della formazione superiore e del suo valore in una società della conoscenza, di
informarsi sulle diverse proposte formative quali opportunità per la crescita personale e la
realizzazione di società sostenibili e inclusive e, ancora, di fare esperienza di didattica disciplinare
attiva, partecipativa e laboratoriale, orientata alla metodologia di apprendimento al metodo
scientifico.
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