L’Educandato statale Maria Adelaide, sito in Corso Calatafimi n. 86, fu fondato nel 1779 da Ferdinando III di Sicilia e intitolato a Maria Carolina, regina del Regno di Sicilia e del regno di Napoli ma inizia ufficialmente la sua attività l’1ottobre 1783. La direzione dell’istituto, destinato ad ospitare ed educare le fanciulle di nobile casata, fu affidata alle suore salesiane. Nel 1840 l’Educandato venne materialmente separato dal monastero di San Francesco di Sales e, con l’insediamento della nuova Direttrice, Luisa del Gesso Vinaccia, ebbe inizio il governo laico del Regio Educandario Carolino. Dopo l’Unità d’Italia, il ministro della Pubblica istruzione, Michele Amari, con Regio Decreto del 12 febbraio 1863, decise che l’Educandato fosse intitolato alla regina Maria Adelaide di Savoia, defunta consorte di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia.
Tra il 1880 e il 1897 furono costruiti, progettati da Ignazio Greco, lo Scalone in marmo, in corrispondenza dell’ingresso principale, le due sale per i ricevimenti e il teatro decorato dal pittore Rocco Lentini con affreschi a motivi floreali sul soffitto che reca un medaglione centrale con un ritratto della regina Maria Adelaide, vestita da “Saggezza”, simbolo del Reale Educandato. Il teatro prende il nome da una figura di primo piano dell’Istituto, Erminia Bordiga, direttrice dal 1884 al 1930.
Alla fine del XIX sec. dall’ingegnere Decio Bocci venne costruito il Refettorio in stile Liberty, con motivi floreali ripetuti a intervalli regolari sul vetro delle porte e delle finestre. La caratteristica principale del Refettorio sono le piastrelle di maiolica che raffigurano un tipico paesaggio siciliano in verde, giallo e blu. I lampadari sono realizzati in vetro di Murano e decorati con un motivo floreale giallo.
All’interno dell’Educandato sono presenti, inoltre, l’ex chiesa di San Francesco di Sales, progettata da Giuseppe Venanzio Marvuglia e aperta al pubblico nel 1776, il Giardino delle Palme, che deve il suo nome alle palme che un tempo ombreggiavano l’area, il Giardino delle Rose e la Biblioteca storica che contiene circa 6 mila volumi di diversa datazione che trattano numerosi argomenti.
La scuola, ricadendo su un edificio storico di grande valore artistico e monumentale, è protetto dalla Sovrintendenza e, pertanto, non è possibile in modo automatico procedere alle manutenzioni di determinate aree soggette a deterioramento.