

Fare memoria è…fare “cultura”. Non cultura di un “passato” tramontato e lontano, ma di un presente roboante e deflagrante.
Il 19 marzo le studentesse una rappresentanza delle studentesse e degli studenti dei Licei dell’Educandato Maria Adelaide hanno dedicato una giornata speciale alla memoria delle vittime della mafia, coinvolti in un confronto vivacissimo alla presenza dell’avvocato Giovanni Chinnici, figlio del magistrato Rocco Chinnici, e di Giovanni Paparcuri, stretto collaboratore del magistrato, ferito nell’attentato mafioso che lo ha ucciso.
Come riporta la prof.ssa Valentina Li Mandri, organizzatrice dell’evento, «Due diversi testimoni di “legalità”, fortemente animati dalla medesima “necessità” di essere voce indomita di responsabilità antimafia che, con aneddoti dolci e amari, hanno ipnotizzato i circa 100 studenti partecipanti, allertandoli anche sul “mostro” di ieri, l’eroina, e su quelli odierni, crack e fentanyl in primis. Un momento indimenticabile…per ringraziare chi si batte quotidianamente contro ogni omertà, per ricordare che la lotta alla mafia è un dovere di tutti e per…alimentare l’anima della nostra gioventù cittadina».
Al termine dell’incontro le studentesse e gli studenti hanno espresso per iscritto le loro considerazioni. Se ne riportano alcune: «Tra tutti gli incontri che abbiamo fatto quest’anno, questo è stato sicuramente il più coinvolgente sia sul piano educativo sia sul piano sentimentale. Non solo infatti abbiamo avuto modo di conoscere in modo dettagliato l’attività svolta dal Consigliere Rocco Chinnici, ma abbiamo avuto modo di comprenderne il carattere tramite i racconti del rapporto che egli aveva con il figlio. Il signor Giovanni Paparcuri, inoltre, oltre ad affrontare argomenti dolorosi, come il senso di colpa vissuto per essere rimasto vivo dopo l’attentato, ci ha intrattenuti con racconti dei momenti in cui, anche al lavoro, si scherzava fra colleghi» (Aida Palazzolo II Liceo Classico Europeo)
«L’incontro è stato stimolante e commovente, tutti noi ne siamo usciti con una consapevolezza sempre più definita di quella che è la lotta contro la mafia. Molto toccanti sono state le parole del signor Giovanni Paparcuri che, nonostante gli ostacoli incontrati durante la sua carriera ha perseguito con grande passione e devozione quello che è diventato il suo scopo di vita: lottare contro la mafia. Questo obiettivo non l’ha mai abbandonato, neanche quando si è trovato a un passo dalla morte. Quello che oggi Paparcuri e Chinnici ci hanno insegnato è di non non arrendersi mai e credere fermamente nei nostri ideali. Come dice l’avvocato Giovanni Chinnici “davanti a chi prova ostilità e pregiudizi nei confronti dei siciliani noi dobbiamo affermare: “sono fiera/o di essere palermitana/o!”» (Filippa Manfrè IV Liceo Classico)
0